ASSOCIAZIONE AMICIZIA EBRAICO CRISTIANA

Messaggi di cordoglio per Alberta Levi Temin

 

Carissima Diana,

voglio ringraziarti per avermi dato notizia della partenza per il Cielo di Alberta.

Di lei ho un ricordo vivissimo, forse perchè il suo racconto non si limitava alla descrizione di fatti tragici ma era un inno alla vita e alla speranza con il suo incoraggiare i giovani e meno giovani a non arrendersi e stare sempre in guardia davanti a chi vuole con l' inganno farci credere che si è felici anche senza una coscienza critica e responsabile.

Dobbiamo essere certi che da lassù Alberta continuerà a guidarci, se saremo, sul suo esempio, strumenti di dialogo e fraternità.

Un forte abbraccio!

Myriam

(Prof. Myriam Savastano, docente in una delle scuole dove siamo andate a parlare)

 

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La Comunità ortodossa di Napoli si unisce al lutto che ha colpito la comunità ebraica per la perdita della cara Alberta Levi Temin. 

Elisabetta

(Elisabetta Fimiani della Comunità Ortodossa di Napoli)

 

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Vi giro la mail con cui Diana mi comunica la notizia della partenza per il Cielo di Alberta, una delle persone più importanti e decisive nel dialogo ebraico - cristiano ... e per noi, semplicemente, un'amica, una figura di spicco nelle varie edizioni del Premio Fraternità, non tanto per la levatura della persona, quanto per la intelligente vivacità e perenne disponibilità a mettersi in gioco, nonostante l'età.

La ricordo volentieri come una "ragazzina" di 98 anni, una giovane creatura disposta a fare questa esperienza di Unità, a mettersi in gioco in un laboratorio aperto ai dialoghi tutti ... a giocare a bigliardino, tirando fino alla sera tardi (oltre la seconda serata!) o a raccontare e raccontarsi perchè nulla venga dimenticato, per far memoria ...

Francesco Villano, dice a lei "... continuaci a spronarci alla ricerca del Vero, del Bello e del Buono...".
Personalmente, se potessi farle arrivare un'ultima parola, vorrei dirle "Grazie!"

Un abbraccio a ciascuno,

Filippo

(Filippo Pagliarulo, Membro della Commissione del Premio Fraternità - Città di Benevento)

 

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A nome di tutta la Federazione delle Amicizie Ebraico-cristiane presenti in Italia, esprimo il mio commosso cordoglio e per la scomparsa della cara e stimata amica Alberta Levi Temin.

Ho conosciuto personalmente Alberta e l'ho incontrata più volte a Camaldoli e a Firenze. Ho potuto apprezzarne le rare doti umane, la sua presenza discreta lucida e attiva, la sua capacità di saper proferire con dolcezza la parola giusta al momento giusto, comprendendo e a volte consolando con un'attenzione particolare chiunque avesse bisogno della sua parola. Conservo uno splendido ricordo della cara Alberta, come amica e come “sorella maggiore”. E' stata per me un punto di riferimento in diverse circostanze, non facendomi mancare un biglietto augurale nelle festività mi ha scritto in momenti difficili per esprimere la sua solidarietà.

Alberta è stata una donna straordinaria, forte, profetica, giovane di spirito, capace di guardare al futuro del dialogo ebraico-cristiano con lungimiranza ma anche con grande realismo.

Sostenitrice convinta di questo nostro impegno, è stata pioniere nella fondazione dell'amicizia ebraico cristiana di Napoli e dopo sempre presente con discrezione a sostegno di tutti.
Alberta ha saputo costruire con tutti, ebrei e cristiani, ponti di fraternità, di amicizia , di concordia, nel rispetto delle differenze di ciascuno, con sobrietà e discrezione.

Alberta merita il nostro ricordo non solo come fondatrice dell'AEC di Napoli, ma per quello che è stata per tutti: una forte sostenitrice del nostro dialogo, capace di sostenere ed illuminare con discrezione l'impegno di molti. Guardiamo al suo esempio nel costruire e mantenere rapporti di amicizia duratura e costruttiva nelle nostre relazioni ebraico-cristiane.

Il suo ricordo sia per noi tutti fonte di benedizione

Giuseppe

(Giuseppe Moschella, presidente Federazione AEC Italia)

 

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Carissima Diana, ho molto pensato a voi amiche di zia Alberta e all'affetto che vi univa. Mancherà a tutti noi moltissimo ma so che quello che lei ha seminato continuerà a germogliare nel lavoro per la pace che tutti ci sforziamo di portare avanti. Sono sicura che continueremo a sentirci.  Il suo ricordo sia di benedizione.

Affettuosamente,

Laura 

(Laura Voghera Luzzatto di Venezia)

 

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Carissima Diana, grazie per avermi partecipato la scomparsa di Alberta. E’ giusta tra i giusti, ora nel seno di Dio. Porterà frutti la sua vita donata e ti/ci accompagnerà sempre nel servizio al dialogo. Prego anche io per lei.

Un abbraccio,

Rosalba

(Rosalba Poli, Responsabile per l’Italia del Movimento dei Focolari)

 

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Buongiorno Diana, grazie per avermi avvisato, ho provato anche a chiamarti...

Siamo tutti immensamente addolorati, io per primo sto cercando di trattenere le lacrime… ma al tempo stesso sono onorato di aver avuto la possibilità di conoscere Alberta di persona. È stato un incontro che non dimenticherò mai per tutta la mia vita.

Le nostre più sentite condoglianze a tutta la famiglia e a te, che le sei tanto vicina.  

Ti mando un grandissimo abbraccio e, se può sentirmi, un enorme bacio ad Alberta, che ci guarda da lassù con quei suoi bellissimi occhi azzurri.

Ferdinando

(Ferdinando Schiavone, Giornalista che ha intervistato Alberta per “Le ragazze del ’46“)

 

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Cara Diana, era molto tempo che non vedevo Alberta e mi dispiace davvero di non esser riuscita ad organizzarmi per farle visita in questi anni in cui ho vissuto lontano da Napoli. Ci mancherà Alberta. Mancherà a noi che crediamo nel dialogo e mancherà all'affetto di tantissimi che in questi anni l'hanno conosciuta, stimata e amata.  Era  una persona speciale  Certo era molto anziana a nessuno qui sulla terra può vivere in eterno. È con Dio e la reincontreremo. Grazie per avermi avvertito. Voglia tu salutare a mio nome tutto il gruppo dell'Amicizia ebraico cristiana. Volevo bene ad Alberta. È stata per me un esempio di umanità appassionata e intensamente impegnata per la pace, così come dovrebbe essere.

Abbraccio con affetto tutti voi e te in particolare che in questi anni hai vissuto in molte occasioni  accanto a lei.

Anna

(Chiesa Battista)

 

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Grazie ad Alberta per tutto.

Cloe Taddei Ferretti

 

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Sono commossa   della tua comunione: mi hai presa dentro la tua amicizia con Alberta, che sento di amare come l’avessi sempre conosciuta!

Ora lei, anche con tuo marito e con Chiara, ti porta dentro quel paradiso che avete già cominciato a costruire quaggiù!

Non sono parole: è quello che ho sentito leggendo la lettera con l’annuncio della sua partenza…

Spero di poter testimoniare anch’io, almeno un po’, con la mia piccola vita, il Dialogo e la Pace, vivendo con sempre maggiore fedeltà l’Ideale di Chiara!

Maria ti consoli, come solo Lei sa fare!

Ti abbraccio con tutto l’affetto del mio cuore!

Imma

(Imma Buono del Movimento dei Focolari)

 

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Cara Diana, caro Presidente, cari amici dell'AEC di Napoli,

ricorderò sempre il mio primo incontro con Alberta Levi, più di dieci anni fa, a Camldoli, quando sedetti per caso vicino a lei a tavola e la ascoltai raccontare la vicenda per cui sfuggì alla terribile retata del 16 ottobre 1943, a Roma. Ne ho scritto in un articolo, pubblicato poi su Ha Keillah, dal titolo “Voci della Ferrara ebraica” (di cui allego un brano qui sotto). Nell'articolo parlavo anzitutto del libro del ferrarese Cesare Moisè Finzi “Qualcuno si è salvato, ma niente è stato più come prima”, ma anche di Corrado Israel De Benedetti che ha affidato al volume “I sogni non passano in eredità” i suoi ricordi di perseguitato a Ferrara poi la fuga in Israele, e infine di Alberta, sulla cui esperienza possiedo il libretto “Storia di Alberta” frutto dei suoi racconti ad alunni delle scuole medie. Tutti questi personaggi, divenuti poi narratori di memorie, si incontrano nel libro di Cesare Finzi, e gravitano attorno alla figura del giovane professore ebreo, allora insegnante alla scuola ebraica di via Vignatagliata, il grande scrittore Giorgio Bassani, l'autore del “Giardino dei Finzi-Contini”.

Io sono nata a Ferrara e, benché dopo la guerra mi sia trasferita nella vicina Ravenna, ho sempre considerato la mia città natale come “luogo dell'anima”, e il ghetto di Ferrara, di cui avevo sentito tanto parlare da mio nonno, mi ha sempre affascinato.

Dall'articolo “Voci della Ferrara Ebraica” uscito sulla rivista Hakeillah di giugno-luglio 2006:

«Pagina 43: anno scolastico 1937/’38, in terza elementare… «La nostra maestra, scrive Cesare Finzi , ora è la signorina Albertina, una giovane alta, bionda e bellissima che mi prende subito in simpatia. Io la ricambio di un amore totale e me ne innamoro perdutamente». La nota in calce riporta, fra l’altro, questa notizia: «La mia adorata maestra si è salvata a Roma sfuggendo fortunosamente alla retata del 16 ottobre 1943». In questa descrizione ho subito riconosciuto la signora Alberta Levi Temin, che avevo incontrato alcuni anni fa al Colloquio di Camaldoli. Per caso a pranzo ero capitata vicino a lei, ora più che ottantenne, ma ancora dolce e aggraziata. Stava narrando con grande semplicità dei fatti tremendi: nell’autunno del 1943 suo padre, preoccupato per le voci che si sentivano circolare, di giovani donne ebree brutalizzate da ufficiali tedeschi, aveva deciso di allontanarsi da Ferrara con la moglie e le due figlie e di cercare ospitalità a Roma, presso certi parenti che abitavano nel ghetto. A Roma si pensava di star sicuri perché la presenza della Santa Sede avrebbe dissuaso i nazisti dalle peggiori persecuzioni antiebraiche. Ma pochi giorni dopo il loro arrivo in casa degli zii (il 16 ottobre!), sul far dell’alba, le SS irruppero nel ghetto, si introdussero a calci nelle abitazioni degli ebrei, e ingiunsero brutalmente a tutti di scendere in strada con poco bagaglio. Alberta, sgusciata sul balcone in camicia da notte senza essere vista, sentiva in casa le voci aspre e concitate dei soldati tedeschi, il gran fracasso dell’abitazione che veniva messa soqquadro, e intanto, rabbrividendo dal freddo, guardava giù nella strada e nelle case vicine le persone svolgere le incombenze giornaliere, aprire le finestre, scendere in strada, entrare dal tabaccaio, ignare del dramma che si stava consumando nelle case degli ebrei. Così sfuggì alla cattura.»

Ai familiari e a tutti gli amici di Alberta, il mio abbraccio e il mio profondo rimpianto.

Giovanna

(Giovanna Fuschini, Amicizia Ebraico Cristiana di Ravenna)

 

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Cara Diana, sono sconvolta, ho saputo ora della scomparsa di Alberta dalla newsletter dell'UCEI. Poi ho visto il tuo messaggio.

Grazie di cuore per questo ricordo così bello.

 Davvero ci mancherà tanto.

Un abbraccio,

Sandra

(Sandra Terracina, Progetto Memoria)

 

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Ricordo di lei la presenza saggia e rassicurante.

Un abbraccio a te Diana.

Corrado

(Corrado Maffia, Scuola di Pace di Napoli)

 

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Il ricordo di Alberta è in benedizione e i frutti della Sua instancabile testimonianza di pace, dialogo e accoglienza dell'altro continueranno a fiorire. L'amicizia ebraico-cristiana continuerà a valersi di quanto Lei ha vissuto e donato a tanti a partire dalla fede nel Dio unico, che ora La accoglie nel Suo seno come stella luminosa tra le stelle della meravigliosa discendenza di Abramo, padre nella fede di tutti noi. Grato al Signore per averLa avuta come preziosa amica e interlocutrice confido nella Sua vicinanza nell'eterna bellezza e nella luce che non tramonterà mai.

Bruno

(Monsignor Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto)

 

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Carissima Diana,
ho appena letto la tua mail.
Inutile dirti quanto mi addolora questa notizia, ma al tempo stesso quanto io avverto che ogni parola sia superflua.
Alberta ci ha così arricchiti con la sua umanità, la sua sensibilità, intelligenza, fede, ed esempio ... se ripenso a lei, mi sento come ubriaco da quanto lei ci ha dato e di quanto ci ha trasmesso e arricchiti interiormente.
Allora, pur nel mio dolore (che è quello che ora proviamo tutti, ne sono certo), mi tornano in mente le parole di San Girolamo (non ricordo più dove lette):
"Non vogliamo essere rattristati perché l'abbiamo perduto, ma essere riconoscenti di averlo avuto. Anzi, è ancora con noi; poiché chi torna alla dimora del Signore, rimane nella comunità della famiglia di Dio. Ha soltanto preceduto noi tutti".
Ecco. Questo è quello che provo, che sento, che penso...
Ho apprezzato tantissimo la lettera del nostro presidente Francesco. Condivido ogni parola !
Ho tentato di telefonarti, ma il numero fisso non è più quello, e il cellulare non è raggiungibile.
Ti abbraccio forte forte.

Tommaso Wenner

 

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A nome dei Colloqui Ebraico Cristiani di Camaldoli,

ringrazio per averci resi partecipi della scomparsa della carissima Alberta. La sua è sempre stata una presenza molto significativa, di saggezza e di pace anche ai nostri Colloqui a Camaldoli. Personalmente ricordo con tanta gratitudine l'amicizia di Alberta.

La sua memoria sia in benedizione.

Matteo

(d. Matteo Ferrari, Responsabile dei Colloqui Ebraico Cristiani di Camaldoli)

 

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Grazie della condivisione e grazie per la vita di Alberta.

Che la sua memoria continui ad essere una benedizione, anche a nome del Centro per il Dialogo Interreligioso del Movimento dei Focolari.

Joseph

(Joseph Sievers, Dialogo Interreligioso del Movimento dei Focolari)

 

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Il suo ricordo possa esserci di benedizione per il mondo a venire.

Giuseppe

(Giuseppe Messina, Presidente Aec Bologna)

 

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Cara  Diana 

Mi dispiace molto. Ho conosciuto Alberta che anche si rese disponibile a interventi nelle scuole nel periodo del mio assessorato.

Ne ho un ricordo vivo: una bella persona consapevole della sua storia e pronta al confronto. 

Non posso partecipare alla cerimonia, perché sono ancora fuori Napoli .

Un abbraccio solidale . 

Adriana

(Adriana Buffardi, già Assessore alla Pace della Regione Campania)

 

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Grazie Diana!! Ci dai la possibilità di condividere momenti così importanti non solo nella vita delle persone, ma anche nella nostra storia.

Ti abbraccio con tutto il cuore,

Fausta

(Fausta Giardina, Movimento dei Focolari)

 

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Grazie mille, cara Diana, per la Vostra testimonianza umanamente sincera dell’avvento di un tempo messianico!

Giuseppe

(Giuseppe Reale, Ass. Oltre il Chiostro)

 

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"Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; sia benedetto il nome del Signore" ( Giobbe 1.21).

 Quando penso a Lei, mi viene in mente subito la parola "testimonianza": Alberta è  stata, per ciò  che riguarda la mia esperienza personale, ma prima ancora quella della mia famiglia, l'esempio fulgido di una donna che ha vissuto la fede con coraggio e che, nel pensiero e negli atti, l'ha espressa sempre con coerenza. Sono onorato di averla conosciuta e ringrazio Dio per le cose che attraverso Lei ho appreso.

Un pensiero affettuoso ai familiari ed alla comunità ebraica di Napoli, anche a nome del gruppo s.a.e. di Napoli.

Lucio

(Lucio Baglio, Resp. del SAE di Napoli)

 

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Apprendo adesso la triste notizia, che mi causa tanta commozione. Alberta è sempre stata per me una grande amica. Ho sempre apprezzato la sua umanità, la sua  grande saggezza e la sua coraggiosa testimonianza del dialogo e della pace, nel rispetto delle varie identità culturali e religiose. Il suo ricordo sarà sempre vivo nel mio cuore. L’Altissimo l’accolga fra i giusti.

Lucia

(Lucia Antinucci, prima Presidente dell’AEC di Napoli)

 

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Il GIAEN, appresa la notizia della improvvisa dipartita della Sig.ra Alberta Levi Temin, donna di grande apertura e di grande umanità a cui ha offerto tanti benefici, esemplare modello per le giovani generazioni, partecipa al dolore che ha colpito la Famiglia e la Comunità dei nostri Fratelli Maggiori di Napoli e, nell’esprimere l’unanime cordoglio, assicura assidue preghiere.

Mimmo

(Domenico Iacomino, segretario del GIAEN di Napoli)

 

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Appreso con profondo dispiacere della scomparsa della cara Alberta Levi Temin che avevo da tanti anni conosciuta e apprezzata esprimo le più sentite condoglianze mie personali e di tutto il Consiglio delle Chiese Cristiane della Campania.

 Con affetto

Elisabetta

(Elisabetta Fimiani, Consiglio delle Chiese Cristiane della Campania)

 

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Caro Franco,

ho letto il tuo ricordo. Non potevi esprimere meglio i sentimenti di tutti noi. Ora non ci resta che continuare la sua meravigliosa opera.

Franca

(Franca Bosco dell’Amicizia di Napoli)

 

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Gent.ma Signora Diana,

grazie per avermi informata della dipartita di Alberta, sono profondamente commossa per la sua dipartita e le sono vicina nel dolore per la craissima amica di una vita.

Maria

(Prof.ssa Maria d’Angelo)

 

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Vi esprimo la mia affettuosa vicinanza nel ricordo grato di Alberta e della sua lezione di vita trasmessa a tanti miei alunni.

Abbraccio tutti.

Andrea

(Prof. Andrea Scala, docente di una scuola dove siamo andate a parlare)

 

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Grazie ... Ho un ricordo stupendo di questa testimone della Storia .. Sono a

Giulianova per la partenza al cielo di una mia cugina.

Abbraccia i fratelli ebrei.

Mario

(Prof. Mario Damiani, Docente in scuole dove abbiamo parlato)

 

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"Difendiamo la libertà di poter essere diversi, ma avendo bene in cuore il proposito di non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te".

"Qualcuno ha detto che non era vero niente, che non era successo niente. Allora ho capito che dovevo raccontare, che avevo il dovere di far conoscere alle nuove generazioni quello che avevamo vissuto. Da questo momento, insieme a uomini e donne di convinzioni diverse ho voluto  essere la voce per quei milioni di ebrei caduti barbaramente nei campi di concentramento, ma anche per tutte le altre vittime dell'odio, del pregiudizio di religione o ideologico.”

“E’ importante che di tutto quello che è successo si parli perché ”siamo tutti parte di un’unica famiglia. Solo se si riconosce questo, l’umanità sarà di questo mondo”

Queste alcune testimonianze, che ho ascoltato nei vari incontri per la promozione della pace, pronunciate da Alberta Levi Temin, nata nel 1919 e morta ieri 31 agosto 2016 a Napoli, testimone della persecuzione degli ebrei e promotrice con la sua vita dell’incontro e del dialogo fra le diversità.

Ciao, Alberta!

 Edgardo Olimpo

“ARTICOLO 11 Promotori di Pace”

 

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Carissima Diana,

grazie per avermi partecipato la scomparsa di Alberta. E’ giusta tra i giusti, ora nel seno di Dio. Porterà frutti la sua vita donata e ti/ci accompagnerà sempre nel servizio al dialogo. Prego anche io per lei.

Un abbraccio,

Rosalba

(Rosalba Poli, Responsabile per l’Italia del Movimento dei Focolari)

 

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Grazie,

carissima Diana,

per aver informato anche me di questo importante momento!

Ti saluto da Washington, dove ora mi trovo in focolare.

Con tutto l'amore,

Hans

(Hans Jurt, Movimento dei Focolari)

 

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Partecipo al dolore della Comunità AEC di Napoli per la perdita di Alberta Levi Temin.

Un fraterno abbraccio a tutti,

Lello

(Raffaele Ippolito, Ass. Amicizia Ebraico Cristiana di Napoli)

 

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http://www.aecna.org/Amicizia_Ebraico_Cristiana_di_Napoli/NEWS/Voci/2016/8/31_Messaggi_di_cordoglio_per_Alberta_Levi_Temin_files/arzano%20%201.jpg

La Federazione Islamica della Campania esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari di Alberta Levi Temin e all’Associazione Amicizia Ebraico Cristiana di Napoli.

Alberta è stata nostra amica e compagna di viaggio instancabile, nel dialogo tra le religioni e per la pace. Oltre ad essere testimone delle drammatiche persecuzioni naziste e della immane tragedia dell’olocausto, ha espresso con delicatezza un profondo messaggio di pace e di fratellanza. In questo momento di profonda instabilità in cui vengono perpetrate ingiustizie e in cui minaccioso avanza l’incubo del razzismo, la coraggiosa testimonianza di Alberta si è espressa nella gioia tranquilla del dialogo e dell’incontro con l’altro.

Accogliere l’altro è propriamente l’avvicinarsi all’altro non assorbendolo, o uguagliandolo a se stessi, ma rispettandolo in tutta la sua profonda differenza. 
Le sue terribili esperienze ri-vissute nel raccontare e nel raccontarsi ai tanti giovani nelle scuole hanno senz’altro contribuito a rendere più saldi i loro valori di pace, di libertà e di giustizia sociale. 

Per conquistare un futuro bisogno prima sognarlo ma Alberta con il suo bagaglio di speranze, di ricordi, emozioni, immagini da trasferire nella memoria della vita di ogni giorno, il futuro lo ha vissuto!

Il presidente 
AbdAllah Massimo Cozzolino

 

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Cara Diana, ti volevo scrivere da qualche giorno. Mi è dispiaciuto sapere della morte di Alberta, l'avevo conosciuta su a Camaldoli insieme a te, ed era bello come insieme eravate cellule vive di un dialogo che non deve terminare. Ogni messaggio che mandavi pensavo riguardasse Alberta, era già molto anziana quando ci siamo conosciuti. Mi è dispiaciuto molto sapere che è partita, ma sono sicuro che è in cielo.

Prego per lei e per tutti noi

Andrea Gagliarduccu, giornalista

 

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Carissima Diana,

ti ringrazio per avermi fatto partecipe della triste notizia relativa alla "partenza" di Alberta. Ricordo ancora la sua vitalità ed il grande trasporto che mi ha ispirato la sua esperienza di vita durante un incontro svolto al Centro Polifunzionale di Casavatore.

Mentre mi rattrista il pensiero della sua dipartita, allo stesso modo sono certo che da lassù guiderà il tuo operato e di tutta l'Associazione.

Ti sono vicino con tutta la mia unità,

Un forte abbraccio.

Enzo Granato

 

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Cara Annalisa,

ti ringrazio per avermi dato notizia del transito di Alberta di cui ricordo con commozione ancora oggi la testimonianza di donna di pace e di apertura sconfinata all'amicizia verso di noi e verso tutti data a Camaldoli. Per me personalmente Napoli era Alberta grazie alla tua preziosissima mediazione. Anche se non potrò essere presente di persona (perché in viaggio per motivi pastorali) ai funerali, ti prego di comunicare a tutto il gruppo dell'Amicizia di Napoli la mia più solidale partecipazione al cordoglio di tutti.

Innocenzo

(D. Innocenzo Gargano, Monaco camaldolese, Colloqui Ebraico Cristiani dei Camaldoli)

 

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Cara Diana,

grazie degli aggiornamenti. Volevo farti sapere che anche sul portale del giornale delle Chiese evangeliche battiste metodiste e valdesi in Italia (Riforma.it) è stato pubblicato un articolo su Alberta Temin. Ecco di seguito l’indirizzo dove si può leggere il pezzo:

http://www.riforma.it/it/articolo/2016/09/01/raccontare-la-missione-di-una-vita

Un caro saluto

Marta

(Marta D’Auria, Chiesa Battista)

 

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Cara Diana,

ho saputo della scomparsa della cara Alberta. Sono davvero dispiaciuta, è stata una grande donna, con la sua mitezza l'ho vista far tacere e appassionare una sala gremita di giovani. Le sue parole hanno incantato e spronato, smosso le coscienze e scavato negli animi, so di sicuro che resteranno nei cuori degli oltre mille ragazzi che negli anni l'hanno ascoltata al Pierrot. Certamente resteranno nel mio cuore, e nella mia testa e nella mia vita. Ringrazio Dio perchè ce l'ha donata e perchè si è reso visibile (almeno ai mie occhi) attraverso di lei.

Ti abbraccio forte e spero di poterci incontrare ancora,

Giuliana

(Giulia D'Amiano, responsabile scuole Arci Movie)

 

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Gentilissimo presidente Villano,
l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici si associa al dolore della Comunità Ebraica cittadina e nazionale per la scomparsa della luminosa figura di Alberta Levi Temin e ricorda i numerosi incontri condotti in comune e per sua iniziativa nello spirito del più nobile dialogo interreligioso.

Molti cordiali saluti

Gerardo

(Avv. Gerardo Marotta, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici)

 

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Care Adeine e cari Amici,

la scomparsa di Alberta Levi Temin lascia un profondo vuoto nella nostra Comunità, di cui è sempre stata una importante espressione per la sua forza, il suo rigore morale e la sua profonda umanità: una donna che ha fatto del dialogo e del confronto il suo principale messaggio nella società; una donna che ha avuto la forza di mantenere vivo il ricordo di cose per lei dolorose, quale atto di generosità verso le generazioni future; una donna che ha saputo insegnare a tutti noi, in diversi àmbiti, tanti aspetti importanti e sostanziali della vita; una grande donna. L’Adei Wizo di Napoli è orgogliosa di aver avuto come leader e come membro attivo fino agli ultimi anni della sua vita, una persona come Alberta.

Che la terra le sia lieve. Baruch Daya Haemet.

La Presidente

Valentina

(Valentina Khan della Corte, Presidente ADEI Wizo di Napoli)

 

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Cara Diana, caro Presidente, cari amici dell'AEC di Napoli,

ricorderò sempre il mio primo incontro con Alberta Levi, più di dieci anni fa, a Camldoli, quando sedetti per caso vicino a lei a tavola e la ascoltai raccontare la vicenda per cui sfuggì alla terribile retata del 16 ottobre 1943, a Roma. Ne ho scritto in un articolo, pubblicato poi su Ha Keillah, dal titolo “Voci della Ferrara ebraica” (di cui allego un brano qui sotto). Nell'articolo parlavo anzitutto del libro del ferrarese Cesare Moisè Finzi “Qualcuno si è salvato, ma niente è stato più come prima”, ma anche di Corrado Israel De Benedetti che ha affidato al volume “I sogni non passano in eredità” i suoi ricordi di perseguitato a Ferrara poi la fuga in Israele, e infine di Alberta, sulla cui esperienza possiedo il libretto “Storia di Alberta” frutto dei suoi racconti ad alunni delle scuole medie. Tutti questi personaggi, divenuti poi narratori di memorie, si incontrano nel libro di Cesare Finzi, e gravitano attorno alla figura del giovane professore ebreo, allora insegnante alla scuola ebraica di via Vignatagliata, il grande scrittore Giorgio Bassani, l'autore del “Giardino dei Finzi-Contini”.

Io sono nata a Ferrara e, benché dopo la guerra mi sia trasferita nella vicina Ravenna, ho sempre considerato la mia città natale come “luogo dell'anima”, e il ghetto di Ferrara, di cui avevo sentito tanto parlare da mio nonno, mi ha sempre affascinato.

Dall'articolo “Voci della Ferrara Ebraica” uscito sulla rivista Hakeillah di giugno-luglio 2006:

«Pagina 43: anno scolastico 1937/’38, in terza elementare… «La nostra maestra, scrive Cesare Finzi , ora è la signorina Albertina, una giovane alta, bionda e bellissima che mi prende subito in simpatia. Io la ricambio di un amore totale e me ne innamoro perdutamente». La nota in calce riporta, fra l’altro, questa notizia: «La mia adorata maestra si è salvata a Roma sfuggendo fortunosamente alla retata del 16 ottobre 1943». In questa descrizione ho subito riconosciuto la signora Alberta Levi Temin, che avevo incontrato alcuni anni fa al Colloquio di Camaldoli. Per caso a pranzo ero capitata vicino a lei, ora più che ottantenne, ma ancora dolce e aggraziata. Stava narrando con grande semplicità dei fatti tremendi: nell’autunno del 1943 suo padre, preoccupato per le voci che si sentivano circolare, di giovani donne ebree brutalizzate da ufficiali tedeschi, aveva deciso di allontanarsi da Ferrara con la moglie e le due figlie e di cercare ospitalità a Roma, presso certi parenti che abitavano nel ghetto. A Roma si pensava di star sicuri perché la presenza della Santa Sede avrebbe dissuaso i nazisti dalle peggiori persecuzioni antiebraiche. Ma pochi giorni dopo il loro arrivo in casa degli zii (il 16 ottobre!), sul far dell’alba, le SS irruppero nel ghetto, si introdussero a calci nelle abitazioni degli ebrei, e ingiunsero brutalmente a tutti di scendere in strada con poco bagaglio. Alberta, sgusciata sul balcone in camicia da notte senza essere vista, sentiva in casa le voci aspre e concitate dei soldati tedeschi, il gran fracasso dell’abitazione che veniva messa soqquadro, e intanto, rabbrividendo dal freddo, guardava giù nella strada e nelle case vicine le persone svolgere le incombenze giornaliere, aprire le finestre, scendere in strada, entrare dal tabaccaio, ignare del dramma che si stava consumando nelle case degli ebrei. Così sfuggì alla cattura.»

Ai familiari e a tutti gli amici di Alberta, il mio abbraccio e il mio profondo rimpianto.

Giovanna

(Giovanna Fuschini, Amicizia Ebraico Cristiana di Ravenna)

 

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A nome degli iscritti e simpatizzanti dell’associazione Amicizia Ebraico-Cristiana della Romagna, rivolgo al Signore un grato ricordo e una preghiera speciale per Alberta, conosciuta tanti anni fa ai Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli. La sua vita impegnata a far conoscere agli amici le sue vicende personali e agli studenti delle scuole da lei visitate una storia di donna ebrea in dialogo con tutti, è per noi un grande esempio di giustizia. La penso accanto al Signore con tutti i giusti che come lei hanno dato testimonianza di come si deve vivere in fedeltà e rettitudine.

Spiritualmente sarà sempre con noi e ci accompagnerà nel nostro lavoro di amicizia ebraico-cristiana.

Il suo ricordo sia in benedizione.

Maria

(Maria Angela Baroncelli Molducci, Amicizia Ebraico Cristiana della Romagna

 

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Grazie Diana.... immagino il vuoto nella tua vita, sapendo quanto eravate 'sorelle' vere!

Roberto

(Roberto Catalano, Centro Dialogo interreligioso del Movimento dei Focolari)

 

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Grazie carissima Diana, per le notizie, per il collegamento e l’amicizia con Alberta perché anche se non ho potuto seguire sempre tutti gli eventi, con i tuoi puntuali riscontri mi hai permesso di seguire questa importante presenza di Alberta e degli amici ebrei a Napoli.

Ti abbraccio,

Antonio

(Antonio Mattone, Comunità di S. Egidio)

 

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Ci uniamo al dolore della Famiglia TEMIN per la scomparsa della Signora Alberta Levi Temin, testimone della tragedia dell'olocausto ed emozionante ospite del nostro Istituto nello scorso anno scolastico.

Il Dirigente Scolastico e la Comunità educante dell'Istituto Comprensivo:

Sauro-Errico-Pascoli, Secondigliano.Napoli

 

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Carissima Diana,

anche se sono passati un po' di giorni non posso non farti arrivare il mio cordoglio per la perdita di Alberta. Dio l'ha chiamata proprio in questo anno della Misericordia. Il sentimento più forte è certo quello di gratitudine verso questa grande donna che ha saputo donare a tanti la sua forte esperienza e comunicare il valore del dialogo. Grazie alla tua amicizia con lei, l'ho potuta conoscere anch'io, ed il suo ricordo è vivissimo. Una persona profonda, semplice, aperta. Grazie, Alberta, della tua vita! Proprio il mese scorso durante una cena qui a Manila, con amici che sono stati diversi anni in Giordania, ricordavo il simposio di studenti palestinesi e israeliani. Ora tocca a noi continuare il suo impegno per la pace e il dialogo con tutti.

Sono con te Diana e un saluto agli amici ebrei di Napoli.

Gina

(Gina Daga da Manila, Movimento dei Focolari)

 

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Con profondo dispiacere vengo a conoscenza della scomparsa della cara Signora Alberta, le faccio le mie più sentite condoglianze, so che per lei era più di una sorella. Ha lasciato nella nostra scuola un bellissimo ricordo, che mi impegnerò personalmente a mantenere sempre vivo.

La abbraccio con affetto,

Rosaria

(Prof. Rosaria Esposito)

 

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Sono molto rattristato per la luttuosa notizia ricevuta, le sono vicino per la dipartita della sua carissima amica, e porterò nel cuore sempre l'incontro a Lettere.

Alberto di Somma

http://www.aecna.org/Amicizia_Ebraico_Cristiana_di_Napoli/NEWS/Voci/2016/8/31_Messaggi_di_cordoglio_per_Alberta_Levi_Temin_files/shapeimage_4.png

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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DA FACEBOOK

 

Carmela Manco

Sono veramente addolorata era meraviglioso parlare con lei. Donna di gande Amore. <3

Mi piace · Rispondi · 1 · 31 agosto alle ore 21:57

 

Antonio Festa

R.i.p.

Mi piace · Rispondi · 1 · 31 agosto alle ore 21:58

 

Antonio Liberti

Alberta Levi Temin, testimone della Shoa, fu ospite da noi ad Ercolano durante una manifestazione della giornata della memoria.
Una donna di grande coraggio e di grande carisma, seppe raccontare con garbo e incisività ai ragazzi delle scuole ercolanesi l...Altro...

Mi piace · Rispondi · 1 · 31 agosto alle ore 22:09

 

Vito Nocera

Ho conosciuto la Levi Temin qualche anno fa grazie a mio figlio Giulio che volle invitarla nel suo Liceo il giorno della memoria. Passai a prenderla alla sua abitazione in Corso Vittorio Emanuele per accompagnarla a Torre del Greco. Conversatrice insuperabile e di fascino unico, sapeva coniugare con stile le vicende, difficili, della sua vita con la storia.

Mi piace · Rispondi · 1 · 31 agosto alle ore 22:11

 

Marinella Buonomo

Anch'io l'ho conosciuta quando è stata invitata per parlare della Shoa ai ragazzi della scuola Salvemini.Era una donna molto carismatica.Riposa in pace😪

Mi piace · Rispondi · 1 · 31 agosto alle ore 23:08

 

Alfredo Aschettino

quando i funerali? la Signora mi era carissima. Le facevo nrecapitare tutti i recuperi di memorie ebraiche che trovavo.la sia lieve la terra !

Mi piace · Rispondi · 1 · 1 settembre alle ore 0:09

 

Patrizia Germini

Un abbraccio e che chi ha ascoltato i suoi racconti se ne faccia portavoce

Mi piace · Rispondi · 1 · 1 settembre alle ore 0:35

 

Franca Chiaromonte

Mi dispiace. Una donna gentile, una donna ebrea e una donna che ha parlato bene era essenziale. Ciao.

Mi piace · Rispondi · 3 · 1 settembre alle ore 8:24

 

Mirella Santi

Mi piace · Rispondi · 1 settembre alle ore 12:20

 

Lucio Rossomando

Peccato non averla incontrata.Con affetto

Mi piace · Rispondi · 1 settembre alle ore 20:48

 

Adriana Buffardi

Una bella persona: ricordo con lei le iniziative nelle scuole quando sono stata assessora regionale . Allora se ben ricordo le assegnammo anche il premio Campania per la pace in ragione della sua capacità non solo di rielaborazione della memoria ma anche di confronto e dialogo .

Mi piace · Rispondi · 1 · 2 settembre alle ore 9:46 · Modificato



Alfredo Aschettino ha risposto · 1 risposta