Messaggi di cordoglio per Alberta Levi 
			Temin
 
Carissima Diana,
voglio ringraziarti per avermi dato 
			notizia della partenza per il Cielo di Alberta.
Di lei ho un ricordo vivissimo, forse 
			perchè il suo racconto non si limitava alla descrizione di fatti 
			tragici ma era un inno alla vita e alla speranza con il suo 
			incoraggiare i giovani e meno giovani a non arrendersi e stare 
			sempre in guardia davanti a chi vuole con l' inganno farci credere 
			che si è felici anche senza una coscienza critica e responsabile.
Dobbiamo essere certi che da lassù 
			Alberta continuerà a guidarci, se saremo, sul suo esempio, strumenti 
			di dialogo e fraternità.
Un forte abbraccio!
Myriam
(Prof. Myriam Savastano, docente in una 
			delle scuole dove siamo andate a parlare)
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La Comunità ortodossa di Napoli si unisce 
			al lutto che ha colpito la comunità ebraica per la perdita della 
			cara Alberta Levi Temin. 
Elisabetta
(Elisabetta Fimiani della Comunità 
			Ortodossa di Napoli)
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Vi giro la mail con cui Diana mi comunica 
			la notizia della partenza per il Cielo di Alberta, una delle persone 
			più importanti e decisive nel dialogo ebraico - cristiano ... e per 
			noi, semplicemente, un'amica, una figura di spicco nelle varie 
			edizioni del Premio Fraternità, non tanto per la levatura della 
			persona, quanto per la intelligente vivacità e perenne disponibilità 
			a mettersi in gioco, nonostante l'età. 
La ricordo volentieri come una 
			"ragazzina" di 98 anni, una giovane creatura disposta a fare questa 
			esperienza di Unità, a mettersi in gioco in un laboratorio aperto ai 
			dialoghi tutti ... a giocare a bigliardino, tirando fino alla sera 
			tardi (oltre la seconda serata!) o a raccontare e raccontarsi perchè 
			nulla venga dimenticato, per far memoria ...
Francesco Villano, dice a lei "... 
			continuaci a spronarci alla ricerca del Vero, del Bello e del 
			Buono...".
			Personalmente, se potessi farle arrivare un'ultima parola, vorrei 
			dirle "Grazie!"
Un abbraccio a ciascuno,
Filippo
(Filippo Pagliarulo, Membro della 
			Commissione del Premio Fraternità - Città di Benevento)
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A nome di tutta la Federazione delle 
			Amicizie Ebraico-cristiane presenti in Italia, esprimo il mio 
			commosso cordoglio e per la scomparsa della cara e stimata amica 
			Alberta Levi Temin. 
Ho conosciuto personalmente Alberta e 
			l'ho incontrata più volte a Camaldoli e a Firenze. Ho potuto 
			apprezzarne le rare doti umane, la sua presenza discreta lucida e 
			attiva, la sua capacità di saper proferire con dolcezza la parola 
			giusta al momento giusto, comprendendo e a volte consolando con 
			un'attenzione particolare chiunque avesse bisogno della sua parola. 
			Conservo uno splendido ricordo della cara Alberta, come amica e come 
			“sorella maggiore”. E' stata per me un punto di riferimento in 
			diverse circostanze, non facendomi mancare un biglietto augurale 
			nelle festività mi ha scritto in momenti difficili per esprimere la 
			sua solidarietà. 
Alberta è stata una donna straordinaria, 
			forte, profetica, giovane di spirito, capace di guardare al futuro 
			del dialogo ebraico-cristiano con lungimiranza ma anche con grande 
			realismo. 
Sostenitrice convinta di questo nostro 
			impegno, è stata pioniere nella fondazione dell'amicizia ebraico 
			cristiana di Napoli e dopo sempre presente con discrezione a 
			sostegno di tutti.
			Alberta ha saputo costruire con tutti, ebrei e cristiani, ponti di 
			fraternità, di amicizia , di concordia, nel rispetto delle 
			differenze di ciascuno, con sobrietà e discrezione. 
Alberta merita il nostro ricordo non solo 
			come fondatrice dell'AEC di Napoli, ma per quello che è stata per 
			tutti: una forte sostenitrice del nostro dialogo, capace di 
			sostenere ed illuminare con discrezione l'impegno di molti. 
			Guardiamo al suo esempio nel costruire e mantenere rapporti di 
			amicizia duratura e costruttiva nelle nostre relazioni 
			ebraico-cristiane. 
Il suo ricordo sia per noi tutti fonte di 
			benedizione 
Giuseppe 
(Giuseppe Moschella, presidente 
			Federazione AEC Italia) 
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Carissima Diana, ho molto pensato a voi 
			amiche di zia Alberta e all'affetto che vi univa. Mancherà a tutti 
			noi moltissimo ma so che quello che lei ha seminato continuerà a 
			germogliare nel lavoro per la pace che tutti ci sforziamo di portare 
			avanti. Sono sicura che continueremo a sentirci.  Il suo ricordo sia 
			di benedizione. 
Affettuosamente,
Laura 
(Laura Voghera Luzzatto di Venezia)
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Carissima Diana, grazie per avermi 
			partecipato la scomparsa di Alberta. E’ giusta tra i giusti, ora nel 
			seno di Dio. Porterà frutti la sua vita donata e ti/ci accompagnerà 
			sempre nel servizio al dialogo. Prego anche io per lei.
Un abbraccio,
Rosalba
(Rosalba Poli, Responsabile per l’Italia 
			del Movimento dei Focolari)
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Buongiorno Diana, grazie per avermi 
			avvisato, ho provato anche a chiamarti...
Siamo tutti immensamente addolorati, io 
			per primo sto cercando di trattenere le lacrime… ma al tempo stesso 
			sono onorato di aver avuto la possibilità di conoscere Alberta di 
			persona. È stato un incontro che non dimenticherò mai per tutta la 
			mia vita.
Le nostre più sentite condoglianze a 
			tutta la famiglia e a te, che le sei tanto vicina.  
Ti mando un grandissimo abbraccio e, se 
			può sentirmi, un enorme bacio ad Alberta, che ci guarda da lassù con 
			quei suoi bellissimi occhi azzurri.
Ferdinando
(Ferdinando Schiavone, Giornalista che ha 
			intervistato Alberta per “Le ragazze del ’46“)
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Cara Diana, era molto tempo che non 
			vedevo Alberta e mi dispiace davvero di non esser riuscita ad 
			organizzarmi per farle visita in questi anni in cui ho vissuto 
			lontano da Napoli. Ci mancherà Alberta. Mancherà a noi che crediamo 
			nel dialogo e mancherà all'affetto di tantissimi che in questi anni 
			l'hanno conosciuta, stimata e amata.  Era  una persona 
			speciale  Certo era molto anziana a nessuno qui sulla terra può 
			vivere in eterno. È con Dio e la reincontreremo. Grazie per avermi 
			avvertito. Voglia tu salutare a mio nome tutto il gruppo 
			dell'Amicizia ebraico cristiana. Volevo bene ad Alberta. È stata per 
			me un esempio di umanità appassionata e intensamente impegnata per 
			la pace, così come dovrebbe essere.
Abbraccio con affetto tutti voi e te in 
			particolare che in questi anni hai vissuto in molte occasioni  
			accanto a lei.
Anna
(Chiesa Battista)
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Grazie ad Alberta per tutto.
Cloe Taddei Ferretti
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Sono commossa   della tua comunione: mi 
			hai presa dentro la tua amicizia con Alberta, che sento di amare 
			come l’avessi sempre conosciuta!
Ora lei, anche con tuo marito e con 
			Chiara, ti porta dentro quel paradiso che avete già cominciato a 
			costruire quaggiù!
Non sono parole: è quello che ho sentito 
			leggendo la lettera con l’annuncio della sua partenza…
Spero di poter testimoniare anch’io, 
			almeno un po’, con la mia piccola vita, il Dialogo e la Pace, 
			vivendo con sempre maggiore fedeltà l’Ideale di Chiara!
Maria ti consoli, come solo Lei sa fare!
Ti abbraccio con tutto l’affetto del mio 
			cuore!
Imma
(Imma Buono del Movimento dei Focolari)
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Cara Diana, caro Presidente, cari amici 
			dell'AEC di Napoli,
ricorderò sempre il mio primo incontro 
			con Alberta Levi, più di dieci anni fa, a Camldoli, quando sedetti 
			per caso vicino a lei a tavola e la ascoltai raccontare la vicenda 
			per cui sfuggì alla terribile retata del 16 ottobre 1943, a Roma. Ne 
			ho scritto in un articolo, pubblicato poi su Ha Keillah, dal titolo 
			“Voci della Ferrara ebraica” (di cui allego un brano qui sotto). 
			Nell'articolo parlavo anzitutto del libro del ferrarese Cesare Moisè 
			Finzi “Qualcuno si è salvato, ma niente è stato più come prima”, ma 
			anche di Corrado Israel De Benedetti che ha affidato al volume “I 
			sogni non passano in eredità” i suoi ricordi di perseguitato a 
			Ferrara poi la fuga in Israele, e infine di Alberta, sulla cui 
			esperienza possiedo il libretto “Storia di Alberta” frutto dei suoi 
			racconti ad alunni delle scuole medie. Tutti questi personaggi, 
			divenuti poi narratori di memorie, si incontrano nel libro di Cesare 
			Finzi, e gravitano attorno alla figura del giovane professore ebreo, 
			allora insegnante alla scuola ebraica di via Vignatagliata, il 
			grande scrittore Giorgio Bassani, l'autore del “Giardino dei 
			Finzi-Contini”.
Io sono nata a Ferrara e, benché dopo la 
			guerra mi sia trasferita nella vicina Ravenna, ho sempre considerato 
			la mia città natale come “luogo dell'anima”, e il ghetto di Ferrara, 
			di cui avevo sentito tanto parlare da mio nonno, mi ha sempre 
			affascinato.
Dall'articolo “Voci della Ferrara 
			Ebraica” uscito sulla rivista Hakeillah di giugno-luglio 2006:
«Pagina 43: anno scolastico 1937/’38, in 
			terza elementare… «La nostra maestra, scrive Cesare Finzi , ora è la 
			signorina Albertina, una giovane alta, bionda e bellissima che mi 
			prende subito in simpatia. Io la ricambio di un amore totale e me ne 
			innamoro perdutamente». La nota in calce riporta, fra l’altro, 
			questa notizia: «La mia adorata maestra si è salvata a Roma 
			sfuggendo fortunosamente alla retata del 16 ottobre 1943». In questa 
			descrizione ho subito riconosciuto la signora Alberta Levi Temin, 
			che avevo incontrato alcuni anni fa al Colloquio di Camaldoli. Per 
			caso a pranzo ero capitata vicino a lei, ora più che ottantenne, ma 
			ancora dolce e aggraziata. Stava narrando con grande semplicità dei 
			fatti tremendi: nell’autunno del 1943 suo padre, preoccupato per le 
			voci che si sentivano circolare, di giovani donne ebree brutalizzate 
			da ufficiali tedeschi, aveva deciso di allontanarsi da Ferrara con 
			la moglie e le due figlie e di cercare ospitalità a Roma, presso 
			certi parenti che abitavano nel ghetto. A Roma si pensava di star 
			sicuri perché la presenza della Santa Sede avrebbe dissuaso i 
			nazisti dalle peggiori persecuzioni antiebraiche. Ma pochi giorni 
			dopo il loro arrivo in casa degli zii (il 16 ottobre!), sul far 
			dell’alba, le SS irruppero nel ghetto, si introdussero a calci nelle 
			abitazioni degli ebrei, e ingiunsero brutalmente a tutti di scendere 
			in strada con poco bagaglio. Alberta, sgusciata sul balcone in 
			camicia da notte senza essere vista, sentiva in casa le voci aspre e 
			concitate dei soldati tedeschi, il gran fracasso dell’abitazione che 
			veniva messa soqquadro, e intanto, rabbrividendo dal freddo, 
			guardava giù nella strada e nelle case vicine le persone svolgere le 
			incombenze giornaliere, aprire le finestre, scendere in strada, 
			entrare dal tabaccaio, ignare del dramma che si stava consumando 
			nelle case degli ebrei. Così sfuggì alla cattura.»
Ai familiari e a tutti gli amici di 
			Alberta, il mio abbraccio e il mio profondo rimpianto.
Giovanna
(Giovanna Fuschini, Amicizia Ebraico 
			Cristiana di Ravenna)
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Cara Diana, sono sconvolta, ho saputo ora 
			della scomparsa di Alberta dalla newsletter dell'UCEI. Poi ho visto 
			il tuo messaggio.
Grazie di cuore per questo ricordo così 
			bello.
 Davvero ci mancherà tanto.
Un abbraccio,
Sandra
(Sandra Terracina, Progetto Memoria)
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Ricordo di lei la presenza saggia e 
			rassicurante.
Un abbraccio a te Diana.
Corrado
(Corrado Maffia, Scuola di Pace di 
			Napoli)
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Il ricordo di Alberta è in benedizione e 
			i frutti della Sua instancabile testimonianza di pace, dialogo e 
			accoglienza dell'altro continueranno a fiorire. L'amicizia 
			ebraico-cristiana continuerà a valersi di quanto Lei ha vissuto e 
			donato a tanti a partire dalla fede nel Dio unico, che ora La 
			accoglie nel Suo seno come stella luminosa tra le stelle della 
			meravigliosa discendenza di Abramo, padre nella fede di tutti noi. 
			Grato al Signore per averLa avuta come preziosa amica e 
			interlocutrice confido nella Sua vicinanza nell'eterna bellezza e 
			nella luce che non tramonterà mai.
Bruno
(Monsignor Bruno Forte, Arcivescovo di 
			Chieti-Vasto)
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Carissima Diana,
			ho appena letto la tua mail.
			Inutile dirti quanto mi addolora questa notizia, ma al tempo stesso 
			quanto io avverto che ogni parola sia superflua.
			Alberta ci ha così arricchiti con la sua umanità, la sua 
			sensibilità, intelligenza, fede, ed esempio ... se ripenso a lei, mi 
			sento come ubriaco da quanto lei ci ha dato e di quanto ci ha 
			trasmesso e arricchiti interiormente.
			Allora, pur nel mio dolore (che è quello che ora proviamo tutti, ne 
			sono certo), mi tornano in mente le parole di San Girolamo (non 
			ricordo più dove lette):
			"Non vogliamo essere rattristati perché l'abbiamo perduto, ma essere 
			riconoscenti di averlo avuto. Anzi, è ancora con noi; poiché chi 
			torna alla dimora del Signore, rimane nella comunità della famiglia 
			di Dio. Ha soltanto preceduto noi tutti".
			Ecco. Questo è quello che provo, che sento, che penso...
			Ho apprezzato tantissimo la lettera del nostro presidente Francesco. 
			Condivido ogni parola !
			Ho tentato di telefonarti, ma il numero fisso non è più quello, e il 
			cellulare non è raggiungibile.
			Ti abbraccio forte forte.
Tommaso Wenner
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A nome dei Colloqui Ebraico Cristiani di 
			Camaldoli,
ringrazio per averci resi partecipi della 
			scomparsa della carissima Alberta. La sua è sempre stata una 
			presenza molto significativa, di saggezza e di pace anche ai nostri 
			Colloqui a Camaldoli. Personalmente ricordo con tanta gratitudine 
			l'amicizia di Alberta.
La sua memoria sia in benedizione.
Matteo
(d. Matteo Ferrari, Responsabile dei 
			Colloqui Ebraico Cristiani di Camaldoli)
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Grazie della condivisione e grazie per la 
			vita di Alberta.
Che la sua memoria continui ad essere una 
			benedizione, anche a nome del Centro per il Dialogo Interreligioso 
			del Movimento dei Focolari.
Joseph
(Joseph Sievers, Dialogo Interreligioso 
			del Movimento dei Focolari)
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Il suo ricordo possa esserci di 
			benedizione per il mondo a venire.
Giuseppe
(Giuseppe Messina, Presidente Aec 
			Bologna)
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Cara  Diana 
Mi dispiace molto. Ho conosciuto Alberta 
			che anche si rese disponibile a interventi nelle scuole nel periodo 
			del mio assessorato.
Ne ho un ricordo vivo: una bella persona 
			consapevole della sua storia e pronta al confronto. 
Non posso partecipare alla cerimonia, 
			perché sono ancora fuori Napoli .
Un abbraccio solidale . 
Adriana
(Adriana Buffardi, già Assessore alla 
			Pace della Regione Campania)
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Grazie Diana!! Ci dai la possibilità di 
			condividere momenti così importanti non solo nella vita delle 
			persone, ma anche nella nostra storia.
Ti abbraccio con tutto il cuore,
Fausta
(Fausta Giardina, Movimento dei Focolari)
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Grazie mille, cara Diana, per la Vostra 
			testimonianza umanamente sincera dell’avvento di un tempo 
			messianico!
Giuseppe
(Giuseppe Reale, Ass. Oltre il Chiostro)
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"Il Signore ha dato, il Signore ha tolto; 
			sia benedetto il nome del Signore" ( Giobbe 1.21).
 Quando penso a Lei, mi viene in mente 
			subito la parola "testimonianza": Alberta è  stata, per ciò  che 
			riguarda la mia esperienza personale, ma prima ancora quella della 
			mia famiglia, l'esempio fulgido di una donna che ha vissuto la fede 
			con coraggio e che, nel pensiero e negli atti, l'ha espressa sempre 
			con coerenza. Sono onorato di averla conosciuta e ringrazio Dio per 
			le cose che attraverso Lei ho appreso.
Un pensiero affettuoso ai familiari ed 
			alla comunità ebraica di Napoli, anche a nome del gruppo s.a.e. di 
			Napoli.
Lucio
(Lucio Baglio, Resp. del SAE di Napoli)
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Apprendo adesso la triste notizia, che mi 
			causa tanta commozione. Alberta è sempre stata per me una grande 
			amica. Ho sempre apprezzato la sua umanità, la sua  grande saggezza 
			e la sua coraggiosa testimonianza del dialogo e della pace, nel 
			rispetto delle varie identità culturali e religiose. Il suo ricordo 
			sarà sempre vivo nel mio cuore. L’Altissimo l’accolga fra i giusti.
Lucia
(Lucia Antinucci, prima Presidente 
			dell’AEC di Napoli)
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Il GIAEN, appresa la notizia della 
			improvvisa dipartita della Sig.ra Alberta Levi Temin, donna di 
			grande apertura e di grande umanità a cui ha offerto tanti benefici, 
			esemplare modello per le giovani generazioni, partecipa al dolore 
			che ha colpito la Famiglia e la Comunità dei nostri Fratelli 
			Maggiori di Napoli e, nell’esprimere l’unanime cordoglio, assicura 
			assidue preghiere.
Mimmo
(Domenico Iacomino, segretario del GIAEN 
			di Napoli)
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Appreso con profondo dispiacere della 
			scomparsa della cara Alberta Levi Temin che avevo da tanti anni 
			conosciuta e apprezzata esprimo le più sentite condoglianze mie 
			personali e di tutto il Consiglio delle Chiese Cristiane della 
			Campania.
 Con affetto
Elisabetta
(Elisabetta Fimiani, Consiglio delle 
			Chiese Cristiane della Campania)
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Caro Franco,
ho letto il tuo ricordo. Non potevi 
			esprimere meglio i sentimenti di tutti noi. Ora non ci resta che 
			continuare la sua meravigliosa opera.
Franca
(Franca Bosco dell’Amicizia di Napoli)
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Gent.ma Signora Diana,
grazie per avermi informata della 
			dipartita di Alberta, sono profondamente commossa per la sua 
			dipartita e le sono vicina nel dolore per la craissima amica di una 
			vita.
Maria
(Prof.ssa Maria d’Angelo)
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Vi esprimo la mia affettuosa vicinanza 
			nel ricordo grato di Alberta e della sua lezione di vita trasmessa a 
			tanti miei alunni.
Abbraccio tutti.
Andrea
(Prof. Andrea Scala, docente di una 
			scuola dove siamo andate a parlare)
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Grazie ... Ho un ricordo stupendo di 
			questa testimone della Storia .. Sono a
Giulianova per la partenza al cielo di 
			una mia cugina.
Abbraccia i fratelli ebrei.
Mario
(Prof. Mario Damiani, Docente in scuole 
			dove abbiamo parlato)
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"Difendiamo la libertà di poter essere 
			diversi, ma avendo bene in cuore il proposito di non fare agli altri 
			ciò che non vorresti fosse fatto a te".
"Qualcuno ha detto che non era vero 
			niente, che non era successo niente. Allora ho capito che dovevo 
			raccontare, che avevo il dovere di far conoscere alle nuove 
			generazioni quello che avevamo vissuto. Da questo momento, insieme a 
			uomini e donne di convinzioni diverse ho voluto  essere la voce per 
			quei milioni di ebrei caduti barbaramente nei campi di 
			concentramento, ma anche per tutte le altre vittime dell'odio, del 
			pregiudizio di religione o ideologico.”
“E’ importante che di tutto quello che è 
			successo si parli perché ”siamo tutti parte di un’unica famiglia. 
			Solo se si riconosce questo, l’umanità sarà di questo mondo”
Queste alcune testimonianze, che ho 
			ascoltato nei vari incontri per la promozione della pace, 
			pronunciate da Alberta Levi Temin, nata nel 1919 e morta ieri 31 
			agosto 2016 a Napoli, testimone della persecuzione degli ebrei e 
			promotrice con la sua vita dell’incontro e del dialogo fra le 
			diversità.
Ciao, Alberta!
 Edgardo Olimpo
“ARTICOLO 11 Promotori di Pace”
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Carissima Diana,
grazie per avermi partecipato la 
			scomparsa di Alberta. E’ giusta tra i giusti, ora nel seno di Dio. 
			Porterà frutti la sua vita donata e ti/ci accompagnerà sempre nel 
			servizio al dialogo. Prego anche io per lei.
Un abbraccio,
Rosalba
(Rosalba Poli, Responsabile per l’Italia 
			del Movimento dei Focolari)
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Grazie,
carissima Diana,
per aver informato anche me di questo 
			importante momento!
Ti saluto da Washington, dove ora mi 
			trovo in focolare.
Con tutto l'amore,
Hans
(Hans Jurt, Movimento dei Focolari)
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Partecipo al dolore della Comunità AEC di 
			Napoli per la perdita di Alberta Levi Temin.
Un fraterno abbraccio a tutti,
Lello
(Raffaele Ippolito, Ass. Amicizia Ebraico 
			Cristiana di Napoli)
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La Federazione Islamica della Campania 
			esprime profondo cordoglio e vicinanza ai familiari di Alberta Levi 
			Temin e all’Associazione Amicizia Ebraico Cristiana di Napoli.
Alberta è stata nostra amica e compagna 
			di viaggio instancabile, nel dialogo tra le religioni e per la pace. 
			Oltre ad essere testimone delle drammatiche persecuzioni naziste e 
			della immane tragedia dell’olocausto, ha espresso con delicatezza un 
			profondo messaggio di pace e di fratellanza. In questo momento di 
			profonda instabilità in cui vengono perpetrate ingiustizie e in cui 
			minaccioso avanza l’incubo del razzismo, la coraggiosa testimonianza 
			di Alberta si è espressa nella gioia tranquilla del dialogo e 
			dell’incontro con l’altro.
Accogliere l’altro è propriamente 
			l’avvicinarsi all’altro non assorbendolo, o uguagliandolo a se 
			stessi, ma rispettandolo in tutta la sua profonda differenza. 
			Le sue terribili esperienze ri-vissute nel raccontare e nel 
			raccontarsi ai tanti giovani nelle scuole hanno senz’altro 
			contribuito a rendere più saldi i loro valori di pace, di libertà e 
			di giustizia sociale. 
Per conquistare un futuro bisogno prima 
			sognarlo ma Alberta con il suo bagaglio di speranze, di ricordi, 
			emozioni, immagini da trasferire nella memoria della vita di ogni 
			giorno, il futuro lo ha vissuto!
Il presidente 
			AbdAllah Massimo Cozzolino
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Cara Diana, ti volevo scrivere da qualche 
			giorno. Mi è dispiaciuto sapere della morte di Alberta, l'avevo 
			conosciuta su a Camaldoli insieme a te, ed era bello come insieme 
			eravate cellule vive di un dialogo che non deve terminare. Ogni 
			messaggio che mandavi pensavo riguardasse Alberta, era già molto 
			anziana quando ci siamo conosciuti. Mi è dispiaciuto molto sapere 
			che è partita, ma sono sicuro che è in cielo.
Prego per lei e per tutti noi
Andrea Gagliarduccu, giornalista
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Carissima Diana,
ti ringrazio per avermi fatto partecipe 
			della triste notizia relativa alla "partenza" di Alberta. Ricordo 
			ancora la sua vitalità ed il grande trasporto che mi ha ispirato la 
			sua esperienza di vita durante un incontro svolto al Centro 
			Polifunzionale di Casavatore.
Mentre mi rattrista il pensiero della sua 
			dipartita, allo stesso modo sono certo che da lassù guiderà il tuo 
			operato e di tutta l'Associazione.
Ti sono vicino con tutta la mia unità,
Un forte abbraccio.
Enzo Granato
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Cara Annalisa,
ti ringrazio per avermi dato notizia del 
			transito di Alberta di cui ricordo con commozione ancora oggi la 
			testimonianza di donna di pace e di apertura sconfinata all'amicizia 
			verso di noi e verso tutti data a Camaldoli. Per me personalmente 
			Napoli era Alberta grazie alla tua preziosissima mediazione. Anche 
			se non potrò essere presente di persona (perché in viaggio per 
			motivi pastorali) ai funerali, ti prego di comunicare a tutto il 
			gruppo dell'Amicizia di Napoli la mia più solidale partecipazione al 
			cordoglio di tutti.
Innocenzo
(D. Innocenzo Gargano, Monaco 
			camaldolese, Colloqui Ebraico Cristiani dei Camaldoli)
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Cara Diana,
grazie degli aggiornamenti. Volevo farti 
			sapere che anche sul portale del giornale delle Chiese evangeliche 
			battiste metodiste e valdesi in Italia (Riforma.it) 
			è stato pubblicato un articolo su Alberta Temin. Ecco di seguito 
			l’indirizzo dove si può leggere il pezzo:
			
			http://www.riforma.it/it/articolo/2016/09/01/raccontare-la-missione-di-una-vita
Un caro saluto
Marta
(Marta D’Auria, Chiesa Battista)
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Cara Diana,
ho saputo della scomparsa della cara 
			Alberta. Sono davvero dispiaciuta, è stata una grande donna, con la 
			sua mitezza l'ho vista far tacere e appassionare una sala gremita di 
			giovani. Le sue parole hanno incantato e spronato, smosso le 
			coscienze e scavato negli animi, so di sicuro che resteranno nei 
			cuori degli oltre mille ragazzi che negli anni l'hanno ascoltata al 
			Pierrot. Certamente resteranno nel mio cuore, e nella mia testa e 
			nella mia vita. Ringrazio Dio perchè ce l'ha donata e perchè si è 
			reso visibile (almeno ai mie occhi) attraverso di lei.
Ti abbraccio forte e spero di poterci 
			incontrare ancora,
Giuliana
(Giulia D'Amiano, responsabile scuole 
			Arci Movie)
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Gentilissimo presidente Villano,
			l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici si associa al dolore 
			della Comunità Ebraica cittadina e nazionale per la scomparsa della 
			luminosa figura di Alberta Levi Temin e ricorda i numerosi incontri 
			condotti in comune e per sua iniziativa nello spirito del più nobile 
			dialogo interreligioso.
Molti cordiali saluti
Gerardo
(Avv. Gerardo Marotta, Istituto Italiano 
			per gli Studi Filosofici)
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Care Adeine e cari Amici,
la scomparsa di Alberta Levi Temin lascia 
			un profondo vuoto nella nostra Comunità, di cui è sempre stata una 
			importante espressione per la sua forza, il suo rigore morale e la 
			sua profonda umanità: una donna che ha fatto del dialogo e del 
			confronto il suo principale messaggio nella società; una donna che 
			ha avuto la forza di mantenere vivo il ricordo di cose per lei 
			dolorose, quale atto di generosità verso le generazioni future; una 
			donna che ha saputo insegnare a tutti noi, in diversi àmbiti, tanti 
			aspetti importanti e sostanziali della vita; una grande donna. 
			L’Adei Wizo di Napoli è orgogliosa di aver avuto come leader e come 
			membro attivo fino agli ultimi anni della sua vita, una persona come 
			Alberta.
Che la terra le sia lieve. Baruch Daya 
			Haemet.
La Presidente
Valentina
(Valentina Khan della Corte, Presidente 
			ADEI Wizo di Napoli)
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Cara Diana, caro Presidente, cari amici 
			dell'AEC di Napoli,
ricorderò sempre il mio primo incontro 
			con Alberta Levi, più di dieci anni fa, a Camldoli, quando sedetti 
			per caso vicino a lei a tavola e la ascoltai raccontare la vicenda 
			per cui sfuggì alla terribile retata del 16 ottobre 1943, a Roma. Ne 
			ho scritto in un articolo, pubblicato poi su Ha Keillah, dal titolo 
			“Voci della Ferrara ebraica” (di cui allego un brano qui sotto). 
			Nell'articolo parlavo anzitutto del libro del ferrarese Cesare Moisè 
			Finzi “Qualcuno si è salvato, ma niente è stato più come prima”, ma 
			anche di Corrado Israel De Benedetti che ha affidato al volume “I 
			sogni non passano in eredità” i suoi ricordi di perseguitato a 
			Ferrara poi la fuga in Israele, e infine di Alberta, sulla cui 
			esperienza possiedo il libretto “Storia di Alberta” frutto dei suoi 
			racconti ad alunni delle scuole medie. Tutti questi personaggi, 
			divenuti poi narratori di memorie, si incontrano nel libro di Cesare 
			Finzi, e gravitano attorno alla figura del giovane professore ebreo, 
			allora insegnante alla scuola ebraica di via Vignatagliata, il 
			grande scrittore Giorgio Bassani, l'autore del “Giardino dei 
			Finzi-Contini”.
Io sono nata a Ferrara e, benché dopo la 
			guerra mi sia trasferita nella vicina Ravenna, ho sempre considerato 
			la mia città natale come “luogo dell'anima”, e il ghetto di Ferrara, 
			di cui avevo sentito tanto parlare da mio nonno, mi ha sempre 
			affascinato.
Dall'articolo “Voci della Ferrara 
			Ebraica” uscito sulla rivista Hakeillah di giugno-luglio 2006:
«Pagina 43: anno scolastico 1937/’38, in 
			terza elementare… «La nostra maestra, scrive Cesare Finzi , ora è la 
			signorina Albertina, una giovane alta, bionda e bellissima che mi 
			prende subito in simpatia. Io la ricambio di un amore totale e me ne 
			innamoro perdutamente». La nota in calce riporta, fra l’altro, 
			questa notizia: «La mia adorata maestra si è salvata a Roma 
			sfuggendo fortunosamente alla retata del 16 ottobre 1943». In questa 
			descrizione ho subito riconosciuto la signora Alberta Levi Temin, 
			che avevo incontrato alcuni anni fa al Colloquio di Camaldoli. Per 
			caso a pranzo ero capitata vicino a lei, ora più che ottantenne, ma 
			ancora dolce e aggraziata. Stava narrando con grande semplicità dei 
			fatti tremendi: nell’autunno del 1943 suo padre, preoccupato per le 
			voci che si sentivano circolare, di giovani donne ebree brutalizzate 
			da ufficiali tedeschi, aveva deciso di allontanarsi da Ferrara con 
			la moglie e le due figlie e di cercare ospitalità a Roma, presso 
			certi parenti che abitavano nel ghetto. A Roma si pensava di star 
			sicuri perché la presenza della Santa Sede avrebbe dissuaso i 
			nazisti dalle peggiori persecuzioni antiebraiche. Ma pochi giorni 
			dopo il loro arrivo in casa degli zii (il 16 ottobre!), sul far 
			dell’alba, le SS irruppero nel ghetto, si introdussero a calci nelle 
			abitazioni degli ebrei, e ingiunsero brutalmente a tutti di scendere 
			in strada con poco bagaglio. Alberta, sgusciata sul balcone in 
			camicia da notte senza essere vista, sentiva in casa le voci aspre e 
			concitate dei soldati tedeschi, il gran fracasso dell’abitazione che 
			veniva messa soqquadro, e intanto, rabbrividendo dal freddo, 
			guardava giù nella strada e nelle case vicine le persone svolgere le 
			incombenze giornaliere, aprire le finestre, scendere in strada, 
			entrare dal tabaccaio, ignare del dramma che si stava consumando 
			nelle case degli ebrei. Così sfuggì alla cattura.»
Ai familiari e a tutti gli amici di 
			Alberta, il mio abbraccio e il mio profondo rimpianto.
Giovanna
(Giovanna Fuschini, Amicizia Ebraico 
			Cristiana di Ravenna)
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A nome degli iscritti e simpatizzanti 
			dell’associazione Amicizia Ebraico-Cristiana della Romagna, rivolgo 
			al Signore un grato ricordo e una preghiera speciale per Alberta, 
			conosciuta tanti anni fa ai Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli. 
			La sua vita impegnata a far conoscere agli amici le sue vicende 
			personali e agli studenti delle scuole da lei visitate una storia di 
			donna ebrea in dialogo con tutti, è per noi un grande esempio di 
			giustizia. La penso accanto al Signore con tutti i giusti che come 
			lei hanno dato testimonianza di come si deve vivere in fedeltà e 
			rettitudine.
Spiritualmente sarà sempre con noi e ci 
			accompagnerà nel nostro lavoro di amicizia ebraico-cristiana.
Il suo ricordo sia in benedizione.
Maria
(Maria Angela Baroncelli Molducci, 
			Amicizia Ebraico Cristiana della Romagna
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Grazie Diana.... immagino il vuoto nella 
			tua vita, sapendo quanto eravate 'sorelle' vere!
Roberto
(Roberto Catalano, Centro Dialogo 
			interreligioso del Movimento dei Focolari)
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Grazie carissima Diana, per le notizie, 
			per il collegamento e l’amicizia con Alberta perché anche se non ho 
			potuto seguire sempre tutti gli eventi, con i tuoi puntuali 
			riscontri mi hai permesso di seguire questa importante presenza di 
			Alberta e degli amici ebrei a Napoli.
Ti abbraccio,
Antonio
(Antonio Mattone, Comunità di S. Egidio)
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Ci uniamo al dolore della Famiglia TEMIN 
			per la scomparsa della Signora Alberta Levi Temin, testimone della 
			tragedia dell'olocausto ed emozionante ospite del nostro Istituto 
			nello scorso anno scolastico.
Il Dirigente Scolastico e la Comunità 
			educante dell'Istituto Comprensivo:
Sauro-Errico-Pascoli, 
			Secondigliano.Napoli
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Carissima Diana,
anche se sono passati un po' di giorni 
			non posso non farti arrivare il mio cordoglio per la perdita di 
			Alberta. Dio l'ha chiamata proprio in questo anno della 
			Misericordia. Il sentimento più forte è certo quello di gratitudine 
			verso questa grande donna che ha saputo donare a tanti la sua forte 
			esperienza e comunicare il valore del dialogo. Grazie alla tua 
			amicizia con lei, l'ho potuta conoscere anch'io, ed il suo ricordo è 
			vivissimo. Una persona profonda, semplice, aperta. Grazie, Alberta, 
			della tua vita! Proprio il mese scorso durante una cena qui a 
			Manila, con amici che sono stati diversi anni in Giordania, 
			ricordavo il simposio di studenti palestinesi e israeliani. Ora 
			tocca a noi continuare il suo impegno per la pace e il dialogo con 
			tutti.
Sono con te Diana e un saluto agli amici 
			ebrei di Napoli.
Gina
(Gina Daga da Manila, Movimento dei 
			Focolari)
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Con profondo dispiacere vengo a 
			conoscenza della scomparsa della cara Signora Alberta, le faccio le 
			mie più sentite condoglianze, so che per lei era più di una sorella. 
			Ha lasciato nella nostra scuola un bellissimo ricordo, che mi 
			impegnerò personalmente a mantenere sempre vivo. 
La abbraccio con affetto,
Rosaria 
(Prof. Rosaria Esposito)
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Sono molto rattristato per la luttuosa 
			notizia ricevuta, le sono vicino per la dipartita della sua 
			carissima amica, e porterò nel cuore sempre l'incontro a Lettere.
Alberto di Somma
			
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DA FACEBOOK
Sono veramente addolorata era 
			meraviglioso parlare con lei. Donna di gande Amore. <3
			
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			31 agosto alle ore 21:57
R.i.p.
			
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			31 agosto alle ore 21:58
Alberta Levi Temin, testimone della Shoa, 
			fu ospite da noi ad Ercolano durante una manifestazione della 
			giornata della memoria. 
			Una donna di grande coraggio e di grande carisma, seppe raccontare 
			con garbo e incisività ai ragazzi delle scuole ercolanesi l...Altro...
			
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			31 agosto alle ore 22:09
Ho conosciuto la Levi Temin qualche anno 
			fa grazie a mio figlio Giulio che volle invitarla nel suo Liceo il 
			giorno della memoria. Passai a prenderla alla sua abitazione in 
			Corso Vittorio Emanuele per accompagnarla a Torre del Greco. 
			Conversatrice insuperabile e di fascino unico, sapeva coniugare con 
			stile le vicende, difficili, della sua vita con la storia.
			
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			31 agosto alle ore 22:11
Anch'io l'ho conosciuta quando è stata 
			invitata per parlare della Shoa ai ragazzi della scuola 
			Salvemini.Era una donna molto carismatica.Riposa in pace😪
			
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			1 ·
			
			31 agosto alle ore 23:08
quando i funerali? la Signora mi era 
			carissima. Le facevo nrecapitare tutti i recuperi di memorie 
			ebraiche che trovavo.la sia lieve la terra !
			
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			1 settembre alle ore 0:09
Un abbraccio e che chi ha ascoltato i 
			suoi racconti se ne faccia portavoce
			
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			1 settembre alle ore 0:35
Mi dispiace. Una donna gentile, una donna 
			ebrea e una donna che ha parlato bene era essenziale. Ciao.
			
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			1 settembre alle ore 8:24
			
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			1 settembre alle ore 12:20
Peccato non averla incontrata.Con affetto
			
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			1 settembre alle ore 20:48
Una bella persona: ricordo con lei le 
			iniziative nelle scuole quando sono stata assessora regionale . 
			Allora se ben ricordo le assegnammo anche il premio Campania per la 
			pace in ragione della sua capacità non solo di rielaborazione della 
			memoria ma anche di confronto e dialogo .
			
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			2 settembre alle ore 9:46 ·
			
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			Alfredo Aschettino ha risposto · 1 risposta
			




